STORIA: Il tempo della ricostruzione
Gli anni ‘50 furono un momento di rinascita per l’Italia. La Repubblica era impegnata in una fase di concreta ricostruzione nazionale e di sviluppo economico.
A livello internazionale, la guerra fredda contrapponeva la NATO e il Patto di Varsavia.
Nel 1954 morì Alcide De Gasperi, protagonista del dopoguerra. La contrapposizione fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano caratterizzava la vita pubblica. Ne sono un simbolo le figure cinematografiche di Don Camillo e Peppone, dai romanzi di Giovanni Guareschi.
In questa fase tramite grandi organizzazioni statali come l’IRI e la Cassa per il Mezzogiorno, si gettarono le basi per la realizzazione delle grandi infrastrutture nazionali.
In Italia lo sviluppo dei grandi marchi automobilistici, le grandi autostrade, come l’Autostrada del Sole Milano-Napoli e l’industria petrolchimica con l’ENI di Enrico Mattei sono i segni evidenti di un cambiamento radicale nella mobilità privata.
INFRASTRUTTURE: Le imprese italiane iniziano a correre
Gli anni ‘50 per il settore delle infrastrutture furono un periodo di grandi successi.
La quarta casistica della Circolazione del 1950 forniva un’immagine del Paese in netta ripresa dopo gli eventi bellici del decennio precedente.
La ricostruzione delle strade distrutte o danneggiate dalla guerra si era conclusa e si lavorava arditamente per l’incremento di nuove strade e autostrade. Prevedibili e notevoli furono i benefici per le industrie dell’automobile, degli pneumatici e del cemento, e anche per l’occupazione.
Nel 1950 fu creata la Cassa del Mezzogiorno e nel 1951 si stipulò la convenzione italo-francese per la costruzione del tunnel del Monte Bianco, che iniziò ufficialmente nel 1959.
“Presente e avvenire delle nostre strade” – L’Automobile settimanale degli automobilisti – 1956 n.40
PERSONAGGI: Ponti, Leggi e Riforme conservano il nome degli artefici delle strade
Negli anni ’50 giuristi e ingegneri italiani videro il loro nome impresso nelle opere materiali e immateriali, frutto di anni di studio e sperimentazione.
Entrò a far parte dei metodi di miglioramento della resistenza dei materiali da costruzione una nuova tecnica industriale, messa a punto dall’ingegnere Riccardo Morandi: la precompressione. Morandi fu uno studioso del cemento armato, della sua forza ma anche della sua economicità. Ponti e viadotti in cemento armato, intitolati a Morandi, furono realizzati soprattutto nella ricostruzione post-bellica.
Il Piano Vanoni, un sistematico tentativo di superare la disoccupazione e sanare il bilancio dello Stato, portava nella sua denominazione la firma di Ezio Vanoni, ministro ed economista noto per il sistema tributario da lui introdotto.
Infine, l’ingegnere Giuseppe Romita fu l’autore dell’omonima legge, la n. 463 del 12 maggio 1955 che produsse, in un decennio, il decuplicamento della rete autostradale ereditata dall’anteguerra e con cui fu varato il Piano delle Autostrade.
VEICOLI: Bene diffuso per un nuovo stile di vita familiare
Alla fine della seconda guerra mondiale l’economia italiana era prostrata e le famiglie si trovavano in grande difficoltà.
Nonostante questo, nel periodo compreso tra il 1953 e il 1963 furono gettate le basi per un’eccezionale crescita economica, destinata a trasformare il Paese da agricolo a una delle nazioni più sviluppate in Europa.
Solo nel triennio 1957-1960 si registrò, soprattutto nel settore industriale, un incremento medio della produzione del 31,4%; di grande rilevanza fu l’aumento produttivo in quei settori in cui prevalevano i grandi gruppi: settore automobilistico +89%, meccanica di precisione +83%, fibre tessili artificiali +66,8%. In questi anni, l’automobile cambiò profondamente la società, divenendo un bene diffuso tra la maggior parte delle famiglie, modificando le abitudini di vita: divenne normale lavorare anche a grande distanza da dove si abitava o fare vacanze itineranti.
SOCIETÀ: Il miracolo economico italiano
Sono gli anni della ricostruzione e dei governi moderati, del boom economico e del conformismo post-bellico.
Il pubblico voleva divertirsi e la produzione cinematografica si adeguò alle nuove esigenze, mentre imperversava il Rock’n’Roll di Elvis Presley.
Sono gli anni della Vespa e della Lambretta, della televisione, del Festival di Sanremo e di Miss Italia. Una crescente mobilità caratterizzava la società e il suo stile di vita: la qualità della vita crebbe, aumentarono i consumi.
La Fiat 600 era il nuovo simbolo degli italiani. Gli anni ‘50 sono quelli di Modugno con “Nel blu dipinto di blu”, gli anni di mago Zurlì e del primo Zecchino d’Oro, ma anche gli anni dell’alluvione del Polesine. Sono gli anni della Legge Merlin, di Pio XII e del papa buono Giovanni XXIII. Gino Bartali e Fausto Coppi segnarono le cronache sportive del ciclismo nel dopoguerra.