1905

Aziende Autonome

Locomotive a vapore del gruppo 640 a Milano P. Genova (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Locomotive a vapore del gruppo 640 a Milano P. Genova (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Locomotive a vapore del gruppo 625 (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Locomotive a vapore del gruppo 625 (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)

Le Aziende Autonome si configurano come organismi “atipici” nel panorama amministrativo italiano. Esse furono costituite agli inizi degli del ‘900 con lo scopo di garantire una gestione più snella dei servizi di interesse pubblico, ovvero servizi, commerciali o non, che le autorità pubbliche consideravano di interesse generale per la collettività come la sicurezza, la giustizia, l’istruzione, la sanità e i servizi sociali, così come l’energia e le telecomunicazioni.

Tali aziende erano dotate di un’organizzazione amministrativa autonoma e separata da quella statale, anche se erano sottoposte al controllo dello Stato.

Le prime Aziende Autonome furono costitute in questo decennio. La prima fu quella relativa alle ferrovie: nel 1905 nasce infatti l’Azienda Unitaria delle Ferrovie dello Stato. Fino ad allora le ferrovie erano state gestite da imprese private operanti localmente sulla base di concessioni già rilasciate dai singoli Stati preunitari e poi rinnovate dal nuovo Regno d’Italia. Con la legge n. 137 del 22 aprile 1905 il servizio ferroviario fu poi nazionalizzato e alla sua gestione, affidata ora ad un unico organismo, fu riconosciuto un carattere speciale rispetto all’organizzazione ministeriale. In sostanza, veniva dichiarata l’attribuzione in via esclusiva della gestione dei servizi di pubblica utilità allo Stato centrale, che tuttavia li amministrava attraverso aziende autonome, amministrazioni speciali nell’ambito del ministero di competenza.

Questo modello autonomo di gestione fu in seguito esteso al settore della telefonia (1907) e alle linee interurbane (1916), ai trasporti terrestri su gomma (1909), ai trasporti marittimi (1922), ai trasporti aerei (1923), e alle attività estrattive (1927). Successivamente anche ai servizi radiofonici (1933), alle poste e telecomunicazioni (1936). Dopo la Seconda Guerra Mondiale le aziende autonome furono attivate anche nel settore del trattamento degli idrocarburi (1953; 1957), e della produzione e distribuzione dell’energia elettrica (1962).

È solo a partire dal 1992 che il fenomeno delle Aziende Autonome comincerà a diminuire sino ad azzerarsi completamente, in vista della privatizzazione di vasti settori dell’economia pubblica italiana. Molte aziende verranno trasformate in enti pubblici economici e in società per azioni (es. Ferrovie dello Stato).

NOTE

Cassese S., Il sistema amministrativo italiano, Bologna, 1983;
Cassese S., Le basi del diritto amministrativo, Torino, 1989;
Cassese S., La regolamentazione dei servizi di pubblica utilità in Italia, in “L’Industria”, 1992, nuova serie, XIII, 2;
treccani.it, Impresa pubblica