Polizia Stradale
Per far fronte alle prime necessità legate alla viabilità sul tessuto stradale urbano ed interurbano e alla tutela della circolazione e del traffico, nel 1928 fu istituito il Corpo della Milizia della Strada, su richiesta della Reale Automobile Club d’Italia.
Esso fu creato con il Regio Decreto n. 2.716 del 1928, come specialità della “Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale”, in contemporanea alla fondazione dell’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS), con la quale il Corpo della Milizia fece fronte al rapido popolamento delle strade da parte di utenti motorizzati.
Dopo quattro anni, nel 1932, il Corpo fu ufficializzato dall’ordinamento italiano e ne fu modificata la denominazione in “Milizia Nazionale della Strada”. A quella data, la Milizia contava 31 ufficiali e 304 automezzi, in gran parte composti da motociclette, su una rete stradale di circa 21.000 Km; il personale vestiva una uniforme grigio-verde e aveva in dotazione un casco di cuoio nero con bordo imbottito per il servizio in motocicletta.
Dopo la caduta del fascismo e la costituzione della Repubblica Italiana, con Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato n. 1510 del 26 novembre 1947 nasce la Polizia Stradale, come Specialità della Polizia di Stato. In 70 anni di storia, dal 1947 e ancora oggi, con il nuovo codice della strada, l’obiettivo primario di questa specialità diventa sempre più ampio, costituendo un presidio operativo volto a garantire l’esercizio della libertà di circolazione come bene fondamentale tutelato dalla Costituzione, nel rispetto della legalità e della sicurezza.
In particolare, i suoi compiti sono individuati all’art. 11 del Codice della Strada (Decreto Legislativo 30.4.1992, n.285 e successive modifiche) e contemplano le attività connesse alla prevenzione del fenomeno infortunistico, all’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, nonché alla rilevazione degli incidenti stradali. La Polizia Stradale provvede, inoltre, ai servizi di scorta per la sicurezza della circolazione ed a quelli diretti alla regolazione del traffico, tutela e controlla l’uso del patrimonio stradale, concorre nelle operazioni di soccorso, collabora alla rilevazione dei flussi di traffico.
L’attività della Polizia Stradale si sviluppa in molteplici funzioni, sia a livello preventivo che di contrasto, finalizzate al raggiungimento del primario obiettivo di una maggiore sicurezza sulle strade, orientando la propria attività alla riduzione degli incidenti stradali, nonché al contrasto dei fenomeni criminosi, in qualsiasi misura riferibili allo specifico settore.
Nel corso degli ultimi anni, il controllo sui quasi 7 mila chilometri della rete autostradale e sugli oltre 450.000 km della rete viaria primaria nazionale, che contano complessivamente un parco circolante interno di circa 42 milioni di veicoli ed un’incidenza del trasporto su gomma che rappresenta il 90% circa del traffico nazionale viaggiatori ed il 62% di quello merci complessivo, è stato assicurato con l’impiego medio di 1500 pattuglie giornaliere.
Dalla sua nascita la Polizia Stradale ha svolto incessantemente la propria attività con professionalità e dedizione, entrando ormai a far parte del tessuto sociale del Paese, grazie anche alla costante attività di assistenza ai cittadini e di soccorso alle persone in pericolo, anche in occasione di calamità naturali.
Anche il tributo offerto dalla Polizia Stradale nello svolgimento delle sue attività quotidiane è stato, purtroppo tristemente, generoso: gli uomini e le donne della Polizia Stradale, infatti, rappresentano circa il 10% degli organici della Polizia di Stato, ma esprimono il 50% dei caduti in servizio.