I mezzi aziendali tra passato e presente
Protagonisti sulle nostre strade per la manutenzione, innovazione tecnologica e rispetto dell’ambiente
I mezzi che operano su strada sono uno degli elementi che identificano e rappresentano l’Anas nelle sue attività. Motociclette, motocarri, spartineve, rulli compressori, fresa neve, dagli anni 1920 ad oggi, hanno percorso e percorrono chilometri delle nostre strade realizzando numerosi interventi. Dal 1928 la AASS inizia l’attività di manutenzione e nei cantieri stradali con il primo rullo compressore, tra gli anni 1938 e 1939 per gli interventi di attività invernale viene utilizzato l’autocarro munito di spartineve, sostituendo il motore a benzina della General Motors, con un motore a gasolio della DEUTZ. Proseguendo tra gli anni 1950 e 1960 nasce una nuova tipologia di mezzi: il rullo vibrante utilizzato dai cantonieri per interventi di ripristino della pavimentazione stradale e il rullo snodato.
Con l’avvento di una nuova motoristica e carrozzeria, i nuovi mezzi fresaneve Rolba prendono il posto degli spartineve. Questa tipologia di mezzi apre le porte ad una nuova era tecnologica per le attività di sgombero neve. Infatti tra il 1960 e il 1970 i fresaneve aumentano la loro potenza di azione con parti bifrontali (vomero anteriore e fresaneve posteriore). Questo macchinario era considerato uno dei più potenti dall’azienda e veniva guidato da due conducenti. A seguire tra gli anni 1970 e 1980 furono introdotti un autocarro Fiat munito di cassone spazzatrice e successivamente, per le attività di controllo delle infrastrutture, tra il 1980 e il 1990 un nuovo autocarro munito di scale e cestello per ispezionare ponti e viadotti attraverso una piattaforma aerea.
Dagli anni 2000 ad oggi Anas ha potenziato le proprie attività con mezzi all’avanguardia introducendo macchinari fresaneve potenti e innovativi in grado di risolvere su tutta la rete stradale le criticità dovute al maltempo.
Nell’ambito della manutenzione, attraverso una nuova gamma di mezzi, Anas punta ad avvalersi di strumenti sempre più tecnologici per prevenire il logoramento dell’asfalto e mantenere la qualità delle pavimentazioni stradali.
Conosciamoli nel dettaglio e scopriamo quali sono e le loro caratteristiche.
Cartesio, un’apparecchiatura mobile e multifunzionale progettata e realizzata dal Centro di Ricerca di Cesano, utile per il rilievo delle caratteristiche e delle pertinenze stradali (catasto) e per l’indagine delle pavimentazioni, che opera ad alta velocità (fino a 90 km/ora).
Ermes – Rilievo Aderenza Tessitura e Regolarità Superficiale, è un altro mezzo di cui si è dotata l’azienda per garantire la qualità delle strade, che consente di rilevare in un unico passaggio tutti i parametri necessari per misurare gli indicatori di performance relativi alle caratteristiche superficiali delle pavimentazioni stradali. Tutte le informazioni sono archiviate in un database.
TSD Traffic speed deflectometer misura le caratteristiche di portanza delle pavimentazioni in continuo ad alta velocità (90 km/h). Il mezzo esegue la valutazione immediata della qualità della miscela, consentendo un efficace e puntuale controllo dei materiali utilizzati durante la realizzazione dell’opera e la verifica della vita utile dell’infrastruttura. Sull’asse posteriore del rimorchio agisce un carico di 12 tonnellate che sollecita e deforma la pavimentazione. L’entità della deformazione della pavimentazione, che è espressione delle sue caratteristiche di portanza, si ottiene integrando le misure di laser doppler montati su una barra rigida contenuta nel rimorchio.
L’attività di controllo delle infrastrutture a seguito di un terremoto sono al centro dei piani di Anas con l’ausilio di un By Bridge per le verifiche tecniche sui viadotti con ispezioni al di sotto degli impalcati. Il by-bridge è una struttura a traliccio metallico che permette ai tecnici della manutenzione di accedere all’intradosso dell’impalcato ed effettuare l’ispezione. Tale struttura è posizionata a bordo di un camion che ne permette il trasporto, ed è completamente ripiegabile.
Inoltre Anas da sempre attenta allo sviluppo di una mobilità innovativa, rispettosa dell’ambiente e della qualità della vita, ha adottato l’impiego di veicoli a basso impatto ambientale per gli spostamenti del personale, acquistando una serie di veicoli ibridi della Toyota Italia in sostituzione delle auto benzina e diesel più inquinanti. Le nuove vetture sono le Toyota Yaris HSD dotate di sistema propulsivo ibrido composto da un motore a benzina di 1.500 cm3 e un’unità elettrica; la seconda “aiuta” il primo riducendone i consumi e può anche muovere autonomamente la vettura, consentendo un risparmio notevole dei costi e riducendo sensibilmente le emissioni di Co2.