Alle 8:46 dell’11 Settembre 2001 (ora di New York) un aereo di linea dell’American Airlines (AA11) si schiantò all’altezza del 95° piano della Torre Nord del World Trade Center. L’arena di quello che inizialmente sembrò un incidente fu immediatamente oggetto dell’attenzione televisiva mondiale.  

Meno di venti minuti più tardi, alle ore 9:03, un secondo aereo di linea (United Airlines 175) colpì la Torre Sud, iniziando a delineare l’ipotesi di rotte pianificate. Nel giro di un’ora entrambe le torri crollarono, causando la morte di oltre 2.500 persone, inclusi gli equipaggi e i passeggeri dei velivoli. Si trattava di due dei quattro dirottamenti a scopo terroristico pianificati dall’organizzazione Al Qaeda e messi in atto lo stesso giorno.

Degli altri due, mezz’ora più tardi uno colpì la sede del Pentagono ad Arlington, in Virginia, mentre l’ultimo aereo, diretto contro un edificio mai identificato di Washington (si ipotizzò la sede del Congresso o la Casa Bianca), non raggiunse mai l’obiettivo a causa di un conflitto interno fra equipaggio e dirottatori e precipitò poco dopo le 10 nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania. 

Gli attentati dell’11 settembre e il crollo delle torri del World Trade Center ebbero un impatto mediatico e politico enorme, in virtù del fatto che il secondo impatto venne trasmesso in diretta mondiale e che per la seconda volta nella storia, dopo Pearl Harbor (1941), gli Stati Uniti si trovarono a fronteggiare un attacco aereo sul proprio territorio nazionale. 

La reazione militare si concretizzò in un intervento armato in Afghanistan, Paese controllato dai Talebani che venne identificato come quello in cui avevano rifugio i membri dell’organizzazione terroristica Al Qaeda e il loro ispiratore, Osama Bin Laden. Si diede così il via a una guerra sostanzialmente mai spenta, neanche dopo la morte dello stesso Bin Laden, in uno scontro a fuoco nel 2011.  Dopo la guerra in Afghanistan, gli Stati Uniti alla guida di una coalizione internazionale cui prese parte anche l’Italia, attaccarono l’Iraq.

Gli eventi suscitarono un dibattito internazionale di vastissima portata determinando una serie di ripercussioni in Europa e in Medio Oriente, accendendo anche una discussione interna al mondo americano sui grandi temi di geopolitica, che avrebbe portato a una significativa produzione letteraria e cinematografica. La data dell’11 settembre 2001 divenne simbolo di un passaggio storico epocale e di un decennio di guerre e occupazioni in cui l’impegno in armi di tanti Paesi, tra cui il nostro, non è ancora cessato.