1928 - 1939
Mussolini al volante dell'Alfa Romeo P3 di Tazio Nuvolari nel 1932
Mussolini al volante dell'Alfa Romeo P3 di Tazio Nuvolari nel 1932
Nel 1937 Pablo Picasso dipinge Guernica, il celebre quadro prende il nome della città basca rasa al suolo degli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco (fonte: artribune.com)
Nel 1937 Pablo Picasso dipinge Guernica, il celebre quadro prende il nome della città basca rasa al suolo degli aerei tedeschi, in appoggio alle truppe del generale Franco (fonte: artribune.com)
Facciata di Palazzo Braschi, sede della federazione fascista di Roma, durante la campagna per le elezioni politiche del 1934
Facciata di Palazzo Braschi, sede della federazione fascista di Roma, durante la campagna per le elezioni politiche del 1934

STORIA: Il Fascismo conformista e reazionario

Dopo il delitto Matteotti, il regime fascista aveva varato le leggi “fascistissime” sopprimendo tutte le libertà politiche e sindacali e mettendo fuori legge gli oppositori costretti a emigrare o condannati al carcere. Fino alla metà degli anni ‘30 le progressive fortune del Fascismo avevano suscitato nella popolazione italiana e in gran parte degli intellettuali un sentimento di ottimismo, la speranza di poter coniugare l’energia rivoluzionaria del regime con il desiderio di proiettarsi nel moderno contesto europeo.

Nel 1935-36, durante la conquista militare dell’Etiopia, che rappresentò il periodo di massimo consenso del Fascismo, l’Italia era stata appoggiata dalla Germania. In occasione della guerra civile spagnola, scoppiata nel 1936, i due Paesi inviarono armi e volontari al capo delle “falangi” nazionaliste di Francisco Franco. Italia e Germania iniziarono a rappresentare un pericolo per la pace nel mondo.

Il logo della AASS e la placca del berretto dei cantonieri nel 1928
Il logo della AASS e la placca del berretto dei cantonieri nel 1928
Strada statale 16 “Adriatica” nei pressi di Ortona negli anni ’30 (Archivio storico Anas)
Strada statale 16 “Adriatica” nei pressi di Ortona negli anni ’30 (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale del lago di Tana, ingresso di Gondar (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale del lago di Tana, ingresso di Gondar (Archivio storico Anas)

INFRASTRUTTURE: Una rete moderna

Dal 1928, con la creazione dell’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS), la disastrata rete stradale italiana fu trasformata in una moderna rete di trasporti con segnaletica e pavimentazioni in calcestruzzo.Quest’ultimo fu preferito, nell’ottica autarchica, perché era un prodotto nazionale.

Nello stesso anno venne istituita la strada statale Adriatica, la più lunga d’Italia, oltre 1000 km da Padova a Otranto, mentre continuava la costruzione della prima rete autostradale.

Dal 1931 l’IMI (Istituto Mobiliare Italiano) e due anni dopo l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) divennero i motori della vita produttiva del Paese, tramite il controllo del sistema bancario e dei finanziamenti pubblici.

Sul fronte estero l’AASS realizzò nuove strade nelle colonie di Eritrea, Somalia ed Etiopia, assunse la manutenzione della Litoranea Libica e, in Albania, la nuova ASA (emanazione dell’AASS) iniziò ad ammodernare le strade del Paese delle Aquile.

Autocamionale Genova-Serravalle, stazione Serravalle (Archivio storico Anas)
Autocamionale Genova-Serravalle, stazione Serravalle (Archivio storico Anas)
Strada statale 7 “Via Appia”, tratto San Giorgio Ionico-Taranto (Archivio storico Anas)
Strada statale 7 “Via Appia”, tratto San Giorgio Ionico-Taranto (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale n 4, Strada della Dancalia – bitumatura, 1937 (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale n 4, Strada della Dancalia – bitumatura, 1937 (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale n 9, Strada di Debra Tabor - visita  del Ministero  dei Lavori Pubblici Cobolli Gigli, 1937 (Archivio storico Anas)
Strada Imperiale n 9, Strada di Debra Tabor - visita del Ministero dei Lavori Pubblici Cobolli Gigli, 1937 (Archivio storico Anas)
La Milizia della Strada (fonte: polizianellastoria.it)
La Milizia della Strada (fonte: polizianellastoria.it)

PERSONAGGI: Gli ideatori e i primi protagonisti della strada

Il primo Direttore Generale dell’Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS) fu Pio Calletti, la cui politica votata alla manutenzione e all’efficiente esercizio della rete esistente, senza necessità di nuove impegnative costruzioni, fu vincente.

L’AASS sotto di lui segnò inoltre un assoluto primato italiano nell’Africa Orientale, con la realizzazione di nuove infrastrutture stradali. Anche l’ingegnere Giuseppe Pini diede il suo contributo con i progetti stradali in Etiopia, Eritrea e Albania.

Tra i progettisti di ponti spicca il nome di Eugenio Miozzi, che fu dagli anni ‘30 agli anni ‘50 del Novecento il protagonista della trasformazione urbanistica di Venezia. Grazie a lui fu inoltre ricostruito il tratto da Verona al Passo del Brennero della strada statale 12.

A tutela della circolazione e del traffico nel 1928 fu poi istituito il Corpo della Milizia della Strada, in seguito trasformato nella Polizia Stradale.

Puglia, strada statale 16 “Adriatica” a Bari, anni ‘30 (Archivio storico Anas)
Puglia, strada statale 16 “Adriatica” a Bari, anni ‘30 (Archivio storico Anas)
Emilia Romagna, strada statale 9 ‘Via Emilia’ nei pressi di Forlì, 1933 (Archivio storico Anas)
Emilia Romagna, strada statale 9 ‘Via Emilia’ nei pressi di Forlì, 1933 (Archivio storico Anas)
Stabilimento Fiat Lingotto, rivista mensile Automobile Club Torino, maggio 1924 (fonte: ACI)
Stabilimento Fiat Lingotto, rivista mensile Automobile Club Torino, maggio 1924 (fonte: ACI)

VEICOLI: Importanti innovazioni tecnologiche in campo automobilistico

Il decennio che precedette lo scoppio del secondo conflitto mondiale fu segnato dalla politica autarchica, che frenò lo sviluppo all’estero di molte aziende italiane, come ad esempio la FIAT, ma allo stesso tempo favorì l’espansione del mercato interno.

Per quanto riguarda proprio la FIAT, in quegli anni si registrarono importanti innovazioni tecnologiche, come ad esempio l’utilizzo dell’alluminio per la costruzione delle teste dei motori. Dopo l’entrata in funzione nel 1923 del Lingotto, moderno stabilimento di 153.000 metri quadrati, disposto su 5 piani e con la presenza, sul tetto, di una pista di prova per i nuovi modelli, per essere concorrenziali sul mercato, si introdusse una produzione di serie, attraverso la creazioni di catene di montaggio.

Sicilia, foto degli anni ’30 lungo la strada statale 114 “Orientale Sicula”, tra Catania e Messina (Archivio Storico Anas)
Sicilia, foto degli anni ’30 lungo la strada statale 114 “Orientale Sicula”, tra Catania e Messina (Archivio Storico Anas)
Una delle prime pompe per i rifornimenti di benzina in città negli anni ’30 (fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)
Una delle prime pompe per i rifornimenti di benzina in città negli anni ’30 (fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)
Tazio Nuvolari dopo la vittoria del Gran Premio di Francia nel 1932
Tazio Nuvolari dopo la vittoria del Gran Premio di Francia nel 1932

SOCIETÀ: Fervore sociale e Cinema del “consenso”

Sono gli anni delle due vittorie italiane consecutive ai mondiali di calcio nel 1934 e nel 1938, del primo film sonoro a colori, della fine del proibizionismo, dello scoppio della seconda guerra mondiale, ma anche delle canzoni di Marlene Dietrich.

Mentre Armstrong, Ellington e Crosby portavano l’America in Italia, nel 1932 Vittorio De Sica cantava Parlami d’amore Mariù nel film Gli uomini, che mascalzoni… 

È l’epoca delle camicie nere e dei telefoni bianchi, della radio di Guglielmo Marconi, delle canzonette di Alberto Rabagliati e dei film di una Cinecittà appena nata. Per i campioni del ciclismo come Coppi, Bartali, Guerra, Girardengo, Binda, forare su strada era una regola, per un asfalto ancora lontano dalla modernità. Negli anni delle gite fuori porta e delle villeggiature delle famiglie più abbienti ogni occasione era buona per ballare, al ritmo del fonografo.