2015

L’Esposizione Universale di Milano

Cantiere per la viabilità area EXPO 2015 (fonte: Imagoeconomica)
Cantiere per la viabilità area EXPO 2015 (fonte: Imagoeconomica)
Cantiere per la viabilità area EXPO 2015 (fonte: Imagoeconomica)
Cantiere per la viabilità area EXPO 2015 (fonte: Imagoeconomica)
Expo 2015, Padiglione Italia (fonte: expo2015.org)
Expo 2015, Padiglione Italia (fonte: expo2015.org)
Expo 2015, Albero della vita (fonte: expo2015.org)
Expo 2015, Albero della vita (fonte: expo2015.org)

Uno degli aspetti che aveva agevolato la candidatura di Milano a ospitare l’Expo 2015 è stato l’esteso sistema dei collegamenti fra la Lombardia e il resto del mondo, unitamente alla presenza di una buona base di strutture d’accesso dalla città all’area espositiva prevista a ridosso della Nuova Fiera. Queste strutture si sarebbero potute avvantaggiare di un piano di potenziamento del trasporto pubblico, ferroviario, metropolitano e della rete stradale e autostradale, funzionale al grande afflusso di visitatori. Era l’occasione di imprimere un’accelerazione a progetti di cui si discuteva da anni.  

Per l’Expo erano stimati 29 milioni di visitatori in sei mesi, da maggio a ottobre 2015, con circa 120 paesi ospitati

Il piano infrastrutturale inserito nel dossier di candidatura prevedeva investimenti ad hoc per 3,23 miliardi di euro, per la realizzazione e gestione dell’area espositiva e per alcune infrastrutture di collegamento. Di questi costi lo Stato avrebbe coperto una quota del 46%, Comune, Provincia e Regione avrebbero contribuito per il 26% e il restante 28% sarebbe stato finanziato dai privati

Creatività, tecnologia, innovazione sono state messe al servizio del tema conduttore di Expo 2015, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: una riflessione sulla cultura del cibo e sulle tradizioni a esso legate, sui principi di una sana alimentazione e dell’educazione all’ambiente, nel rispetto della sua bio-diversità, sulla mancanza di cibo e di acqua in molte regioni del mondo, fino al dibattito sugli organismi viventi geneticamente modificati (OGM).

L’area espositiva rievocava un’isola, circondata da un canale d’acqua. Era attraversata da due grandi assi viari perpendicolari che ricordavano la topografia delle antiche città romane, il cardo e il decumano. Lungo il decumano, lungo 1,5 km, si dislocavano tutti i padiglioni stranieri, mentre lungo il cardo, esteso per 350 metri, sorgevano le strutture del Padiglione Italia che ospitavano spazi dedicati alle Regioni e Province italiane e alle eccellenze del nostro territorio. All’incrocio si trovava la grande Piazza Italia.

A fine manifestazione sono stati registrati 22,2 milioni di ingressi, di cui 6,5 milioni di stranieri. Dalla vendita dei biglietti sono stati ricavati 421,3 milioni di euro.

NOTE

Bonomo F., Le infrastrutture di Milano Expo 2015 (fabriziobonomo.it)