Un susseguirsi di sismi
L’Italia è un Paese ad alto rischio sismico: secondo i dati dell’INGV e della Protezione Civile la terra trema circa 10.000 volte all’anno. Il territorio è diviso in 4 zone che si differenziano per livello di intensità dei movimenti tellurici, l’area maggiormente a rischio è quella del centro mentre il rischio risulta minore al nord. Negli ultimi 20 anni una concentrazione di sismi ha devastato il nostro territorio.
Tra terremoti più devastanti c’è innanzitutto quello dell’Aquila, di magnitudo 6,3, che il 6 aprile 2009 provocò centinaia di vittime e migliaia di sfollati in tutta la zona.
Alle ore 4:03 del 20 maggio 2012 una scossa con magnitudo 5,9 colpì molti paesi in Emilia Romagna, da Ferrara a Modena. Lo sciame sismico proseguì nelle ore successive, raggiungendo i paesi d’Oltralpe.
Alle ore 3:36 del 24 agosto 2016 una scossa del 6° grado colpì Accumoli e Amatrice, che furono completamente distrutte. Ancora nel 2016, alle ore 21:18 del 26 ottobre, tra Castelsantangelo sul Nera e a Ussita, in provincia di Macerata, una scossa raggiunse magnitudo 5,9. L’Umbria e le Marche tremarono di nuovo il 30 ottobre 2016 alle ore 7:40, con un sisma di magnitudo di 6,5 il cui epicentro fu tra Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.
I danni sono ingenti, interi comuni sono stati rasi al suolo, le strade e le infrastrutture rese inutilizzabili o pesantemente compromesse.
Con il decreto legge n. 189 del 17 ottobre 2016 (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 229 del 15 dicembre 2016), Anas è stata incaricata dal Governo, di provvedere al ripristino e alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali di propria competenza, danneggiate dai terremoti. È stata inoltre incaricata di coordinare e supportare gli interventi sulla viabilità di competenza degli enti territoriali e locali. L’ing. Fulvio Soccodato, responsabile manutenzione straordinaria di Anas, è stato nominato soggetto attuatore per il coordinamento degli interventi. In accordo con la Protezione Civile e con le Regioni, è stato così definito un programma di intervento su un’estensione di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.
Dopo un lavoro di ricognizione, Anas ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, da realizzare nel primo stralcio del programma, per un importo di circa 389 milioni di euro.
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