Tablet & Cloud
L’inizio del decennio vide una nuova trasformazione tecnologica. Venne introdotto sul mercato il primo “tablet” firmato dalla Apple: l’iPad.
Se fino ad allora i tablet erano stati sul mercato con un basso impatto d’uso, la commercializzazione del nuovo prodotto portò ad una espansione sul mercato, supportata anche da una serie sempre crescente di applicazioni.
Con gli smartphone già si aveva modo di ricevere e mandare mail, ma scrivere testi e quant’altro, rimaneva comunque il limite di piccoli schermi e di difficoltà di digitazione. Adesso tutto cambiava.
Nelle case italiane subentrò pian piano il tablet a sostituire l’utilizzo del pc per webmail, internet e social e applicazioni da ufficio.
Forte di uno schermo grande e di un sistema di immissione più agevolato, di una rete cellulare oltre al WiFi e memoria capiente, il tablet si trovava ovunque, anche in mano ai turisti, che abbandonarono le vecchie fotocamere digitali per passare a camere integrate ad alta risoluzione. Servizi tramite app sui due principali fornitori per Android e iOS fornivano info sul traffico, orari di bus e treni, servizi bancari, tutto grazie alle società ed aziende che credevano in questo nuovo futuro.
Via via che passarono gli anni, vennero affiancati altri modelli e cominciò la gara fra i produttori sulle risoluzioni dello schermo, sul peso e sulla durata della batteria. Giochi, lettori multimediali, e-reader per quotidiani si diffusero sui nuovi supporti, con le case editrici che ampliavano il numero di riviste in digitale.
Spotify e altri servizi di streaming fornivano musica. I cloud si popolarono di dati e documenti sempre disponibili all’utente. Netflix, Amazon e i principali operatori telefonici offrivano calcio, serie tv e film da vedere su tablet, rivoluzionando profondamente anche il mercato dell’intrattenimento.