2010

La diffusione dell’Alta Velocità

Treno Frecciarossa (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciarossa (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciarossa (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciarossa (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciarossa 1000 (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciarossa 1000 (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
I binari della Stazione Reggio Emilia AV Mediopadana (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
I binari della Stazione Reggio Emilia AV Mediopadana (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciargento (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
Treno Frecciargento (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
La stazione di Afragola, Napoli, progettata da Zaha Hadid (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)
La stazione di Afragola, Napoli, progettata da Zaha Hadid (fonte: Ferrovie dello Stato Italiane)

L’alta velocità da ormai dieci anni è parte integrante del sistema ferroviario nazionale.

Il treno – prima forma di trasporto di massa – ha visto perdere nella seconda metà del XX secolo la sua posizione di assoluto rilievo con la diffusione delle automobili private e, a partire dagli anni ‘80 e ‘90, con l’aumento del traffico aereo. L’avvento del treno ad alta velocità ha poi permesso di riguadagnare una consistente fetta di traffico passeggeri.

Il termine alta velocità si riferisce a una specifica infrastruttura attrezzata con sistemi d’esercizio e segnalamento che consentono ai treni di viaggiare a velocità elevate, riducendo sensibilmente i tempi di percorrenza tra le grandi città. Lo standard di alta velocità si è modificato nel corso del tempo: fino agli anni ‘70, infatti, venivano considerati ad alta velocità i treni in grado di raggiungere i 180-200 km/h; oggi, in base alle più recenti Specifiche tecniche di interoperabilità (STI) emanate dalla Commissione Europea, la velocità minima per i treni ad alta velocità è di 250 km/h.

I primi treni AV furono introdotti in Giappone nel 1964; in Europa arrivarono successivamente, fra gli anni ‘70 e ‘80. La prima linea veloce europea fu proprio la Direttissima Roma – Firenze (254 km), inaugurata per oltre metà percorso alla fine degli anni ’70: il primo tratto, Roma – Città della Pieve, della lunghezza complessiva di 138 km, venne aperto il 24 febbraio 1977, ben quattro anni prima del tratto LGV Sathonay – St Florentin della Parigi – Lione.

In Italia oggi ci sono 1.467 km di binari dedicati all’alta velocità, con ulteriore sviluppo previsto da Brescia verso Est. 

Nell’ambito del progetto AV, sono state realizzate moderne stazioni, ideate da architetti di fama mondiale, come Reggio Emilia Mediopadana, progettata da Santiago Calatrava, e Napoli Afragola, firmata da Zaha Hadid; altre sono attualmente in fase di realizzazione, come ad esempio quella di Firenze Belfiore (Foster&Arup).

L’Italia possiede una tra le linee più veloci d’Europa: i tempi di percorrenza dei 514 km della linea Milano – Roma si attestano sulle 2 ore e 55 minuti. Ed è la prima rete al mondo ad ospitare anche treni di imprese private.

NOTE

affaritaliani.it, Treni ad alta velocità, Italia terza in Europa. Tutti i numeri, 26 febbraio 2016