Nuove norme di sicurezza stradale e ferroviaria dopo gli incendi in galleria
Verso la fine degli anni ’90 una serie di catastrofi accidentali si verificarono sulle linee autostradali e ferroviarie d’Italia. Una serie di incendi in gallerie molto trafficate si susseguirono proprio a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio, tra il 1999 e il 2001, accendendo i riflettori su una questione molto critica: la sicurezza stradale e ferroviaria nei lunghi tratti coperti da rilievi montuosi.
Il rischio oggettivo nell’effettuare manovre di soccorso in un tunnel di elevata lunghezza, in caso di incidente, è relativo allo specifico tipo di ambiente: le dimensioni dello spazio in cui intervenire sono un primo ostacolo, seguito dalle temperature che si possono raggiungere e dai “limiti operativi” che tale tipo di ambiente pone ai servizi antincendio e alle squadre di soccorso. Infatti, le alte temperature raggiunte all’interno del tunnel, la bassa concentrazione di ossigeno nell’ambiente, la ridotta visibilità e la produzione di gas tossici e corrosivi possono aggravare la situazione delle persone coinvolte nell’incidente e costituire danno per la stessa costruzione e per gli impianti in esso presenti.
Questo accadde nell’incendio nel traforo del Monte Bianco (1999), che causò 39 morti a seguito di una combustione generata da un autocarro carico di margarina e farina; e nell’incendio nel Traforo dei Monti Tauri (1999) che, dopo un tamponamento fra un TIR e un’autovettura, causò 12 morti e 42 feriti; infine, l’incendio nel Traforo del San Gottardo (2001) dove uno scontro frontale fra due TIR causò un incendio e provocò la morte di 11 persone e il ferimento di 30.
Dopo questi tragici eventi fu varato in Italia un programma per la sicurezza soprattutto nelle gallerie, supportato da un apposito sistema informativo territoriale; furono stanziate anche delle risorse economiche nei settori del controllo tecnologico e della qualità (e previsione) delle condizioni di circolazione così da monitorare e prevedere incidenti come quelli avvenuti.
A livello stradale furono pubblicate le Circolari Anas n. 7735 e n. 7938 del 1999; il Decreto Ministeriale per i Lavori Pubblici del giugno 2001 per la “Sicurezza nelle gallerie stradali” e la Direttiva 2004/54/CE relativa ai “Requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Rete Stradale TransEuropea (TERN)”. Anche in ambito ferroviario furono introdotte delle novità legislative con le direttive Europee 96/48/CE, 2001/16/CE, 2004/49/CE e il Decreto Ministeriale del 28 ottobre 2005 sulla “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”.
NOTE