1997

L’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria

A3 Salerno – Reggio Calabria (ora A2 “Autostrada del Mediterraneo), svincolo di Pontecagnano (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria (ora A2 “Autostrada del Mediterraneo), svincolo di Pontecagnano (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, costruzione del nuovo viadotto Lontrano (sulla destra). (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, costruzione del nuovo viadotto Lontrano (sulla destra). (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, lavori in corso nel tratto salernitano (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, lavori in corso nel tratto salernitano (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, Macrolotto 3.2, lavori in corso sui viadotti Filomato e Italia (Archivio storico Anas)
A3 Salerno – Reggio Calabria, Macrolotto 3.2, lavori in corso sui viadotti Filomato e Italia (Archivio storico Anas)
A3 autostrada Salerno-Reggio Calabria, lavori in corso galleria Brancato (Archivio storico Anas)
A3 autostrada Salerno-Reggio Calabria, lavori in corso galleria Brancato (Archivio storico Anas)
A3 autostrada Salerno-Reggio Calabria, personale Anas impegnato nella gestione della viabilità (Archivio storico Anas)
A3 autostrada Salerno-Reggio Calabria, personale Anas impegnato nella gestione della viabilità (Archivio storico Anas)

A metà degli anni ‘90 il Governo approvò un piano di lavori su tutto il tracciato dell’odierna A2 stanziando 6.000 miliardi di lire. L’obiettivo era quello di diminuire dal 12% al 10% il tasso di disoccupazione nazionale, mantenendo un occhio di riguardo al Mezzogiorno. Fu in questo contesto che venne rilanciato il progetto di ammodernamento dell’autostrada.

In base all’esame dei flussi di traffico, il programma di ammodernamento prevedeva la realizzazione di tre corsie per ogni senso di marcia per i primi 53 km (da Salerno a Sicignano degli Alburni), mentre per il resto dell’autostrada erano previsti l’adeguamento e la messa in sicurezza, con l’eliminazione delle curve pericolose, la riduzione delle pendenze, la costruzione di nuove gallerie e l’abbattimento di viadotti, in caso si ritenesse necessario.

Nel 1995 il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) emanò le prime disposizioni in tema di finanziamenti per interventi di riqualificazione dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria a partire dalle risorse stanziate dalle Leggi nn. 341/95, 135/97, 208/98, 449/98, 488/99.

Nel 1999, con un’altra delibera, si decise di raccogliere tutte le disposizioni precedentemente stabilite in un unico gruppo di “interventi di adeguamento autostrada Salerno-Reggio Calabria”. Poco dopo Anas, oramai diventata da anni ente pubblico economico, bandì le gare per la progettazione.

L’ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria venne concepito suddividendo l’intero tracciato in 77 lotti successivi. Essi furono realizzati non tutti contemporaneamente, ma secondo una progressione temporale scandita dall’erogazione delle risorse economiche messe a disposizione. Inoltre, su tali lotti, ci fu un “adeguamento” territoriale in relazione alle norme stabilite dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in materia di ambiente e strade (cosiddette “piattaforma classe III”); ciò portò a una vera e propria ricostruzione dell’infrastruttura, e non solo del tracciato viario, sia nel tracciato viario che nella sezione stradale.

NOTE

Baietti S., Restucci A., Il viaggio dell’Anas 1928-2010, Milano, Alinari-Il sole 24 ore, 2010;
panorama.it, A3 Salerno-Reggio Calabria: la storia in foto;
stradeanas.it, La storia della Salerno-Reggio Calabria