1985

Case cantoniere: garantirne il futuro

 Lombardia, SS45 bis, casa cantoniera di Limone sul Garda (Archivio storico Anas)
Lombardia, SS45 bis, casa cantoniera di Limone sul Garda (Archivio storico Anas)
Locandina della mostra “Palazzo Regale”, progetto artistico di Josef Boeuys per il Museo di Capodimonte (Napoli, 23 dicembre 1985 – 30 marzo 1986). Fonte: raum-fuer-bilder.de
Locandina della mostra “Palazzo Regale”, progetto artistico di Josef Boeuys per il Museo di Capodimonte (Napoli, 23 dicembre 1985 – 30 marzo 1986). Fonte: raum-fuer-bilder.de

Le case cantoniere dell’ANAS hanno un fascino formale e artistico che ci riporta indietro di quasi 200 anni, all’epoca della loro costruzione. Fin dal primo sguardo sono immediatamente riconoscibili: le caratterizza uno stile architettonico piuttosto distinto, con il rosso pompeiano delle facciate e le persiane verdi alle finestre. I lavoratori che vi vivevano con le famiglie erano responsabili della manutenzione e dell’ispezione di una specifica sezione della strada lungo la quale erano state costruite. Gli italiani sono particolarmente affezionati a questo pezzo di storia del Paese e, perciò, una parte di questi immobili è stata oggetto di un progetto di valorizzazione e ristrutturazione a opera di ANAS, per offrire nuovi servizi ai clienti stradali come pernottamento, bar e ristoro, postazioni di ricarica per i veicoli elettrici e punti di informazione turistica.

Sono state interpretate anche come un capolavoro di land art diffusa. L’artista tedesco Joseph Boeuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986), sensibile da sempre alle tematiche ecologiste, pochi anni prima della sua morte le ha portate al centro del suo più ambizioso progetto, destinato a svilupparsi nello spazio e nel tempo, che ha avuto come prima tappa la realizzazione di una grande mostra a Napoli, a Capodimonte. Il progetto si è poi interrotto a causa della prematura scomparsa dell’artista. 

Jochen Schmidt,  il fotografo che immortalò  una moltitudine di case cantoniere per il progetto di Boeuys, riteneva le case cantoniere l’opera d’arte territoriale più notevole d’Europa. “Lo scopo e la perdita di significato delle case cantoniere, insieme all’estetica del decadimento, sono gli aspetti essenziali che mi interessano come fotografo”, dichiarava Jochen Schmidt. 

La prospettiva odierna è quella di programmare sistematici interventi di salvaguardia monumentale delle case cantoniere, beni economici e patrimoniali di cui garantire il futuro.

NOTE

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