1982

Innovazioni legislative sulla strada

Umbria, svincolo di Martignana sul Raccordo Perugia-Bettolle (Archivio storico Anas)
Umbria, svincolo di Martignana sul Raccordo Perugia-Bettolle (Archivio storico Anas)
Toscana, strada statale 1 “Via Aurelia”, svincolo San Vincenzo Nord (Archivio storico Anas, 2015)
Toscana, strada statale 1 “Via Aurelia”, svincolo San Vincenzo Nord (Archivio storico Anas, 2015)
Umbria, strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) presso Acquasparta (Archivio storico Anas, 2015)
Umbria, strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) presso Acquasparta (Archivio storico Anas, 2015)
Centro squadra Anas sul Grande Raccordo Anulare di Roma (Archivio storico Anas, 2015)
Centro squadra Anas sul Grande Raccordo Anulare di Roma (Archivio storico Anas, 2015)

Gli anni ‘80 furono un decennio importante per una serie di riforme legislative in ambito infrastrutturale. Tre furono le principali novità: una grande riforma del sistema manutentorio, una riforma dell’organizzazione del personale di ANAS e un piano di provvedimenti di riorganizzazione e sviluppo delle competenze del personale dell’Azienda.

In quel periodo un nuovo piano di investimenti permise innanzitutto il trasferimento all’ANAS della viabilità gestita dalla Cassa per il Mezzogiorno, previsto nelle Leggi n. 146 del 1980 e n. 119 del 1981. Per tale motivo fu necessario rivedere il quadro societario e la sua organizzazione.

L’unità organizzativa della strada, rappresentata dal cantone, era un sistema ormai superato e negli anni ‘80 diventò Centro di Manutenzione, grazie al “Regolamento del servizio per Centri di manutenzione”, approvato con il D.P.R. 11 dicembre 1981, n.1126. Una serie di squadre si occupavano di tratti stradali pre-assegnati: ogni squadra, composta da un capo cantoniere e da cinque operai o cantonieri, con l’ausilio di mezzi meccanici si occupava di un tratto di strada tra i 40 i 60 km, per assicurarne la viabilità, la manutenzione e il controllo.

Particolare attenzione veniva data alle operazioni di sorveglianza del patrimonio viabile che includevano l’accertamento delle “condizioni anomale” e/o pericolose, l’osservazione di ponti, tombini e altri manufatti stradali.

Due anni dopo un’altra riforma permise l’organizzazione e il riordinamento del personale dell’Azienda. Ciò fu possibile grazie alla Legge 4 marzo 1982, n. 65, che rinnovò il sistema di inquadramento dei capi cantonieri e della loro carriera. Tale riforma consentì un innalzamento dei livelli culturali e di carriera dei capi cantonieri e contribuì a risanare situazioni improduttive di disordine nella categoria. 

Negli stessi anni venne decisa anche la “Ristrutturazione dei ruoli dell’ANAS e decentramento di competenze”, con la Legge 26 marzo 1986, n. 86, che portò ad una riorganizzazione e sviluppo delle competenze del personale dell’Azienda: furono previsti più posti per le varie carriere e fu istituto il ruolo tecnico dei geologi e degli architetti.

Da questo momento in poi, ANAS, Azienda Autonoma, poteva svolgere i suoi compiti in autonomia e disponendo di poteri indipendenti; era in grado di rispondere alle esigenze della circolazione e del traffico, con mezzi e personale propri, non delegando più le proprie funzioni ad altri. 

NOTE

Baietti S., Restucci A., Il viaggio dell’Anas 1928-2010, Milano, Alinari-Il sole 24 ore, 2010
altalex.com, L’Anas: cenni di storia, profili legislativi e aspetti sociorganizzativi, 12 giugno 2014