Giuseppe Zamberletti
Giuseppe Zamberletti (Varese, 1933 – 2019), a lungo parlamentare della Democrazia Cristiana, è considerato il padre fondatore della moderna Protezione Civile italiana. La necessità di un corpo di volontari stabile che si prendesse cura delle situazioni d’emergenza sul territorio italiano fu evidente dopo i terremoti del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980).
Il governo, per far fronte all’emergenza, nominò, ai sensi della Legge n. 996 del 1970, quale Commissario straordinario proprio Giuseppe Zamberletti, incaricato del coordinamento dei soccorsi. L’impegno di Zamberletti in Irpinia durò fino alla fine del 1981, quando tutti i sopravvissuti del terremoto ebbero un tetto sotto cui dormire.
Nel 1982 fu formalizzata la figura del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, un “commissario permanente” pronto ad intervenire in caso di emergenza. La nomina cadde su Zamberletti. A lui si deve la nascita del Dipartimento della Protezione Civile, istituito sempre nel 1982 nell’ambito della Presidenza del Consiglio. Mantenne il ruolo di Ministro della Protezione Civile nei governi Spadolini I e II, Craxi I e II e Fanfani VI.
“L’Italia è un paese particolare, ha la mappa di rischio maggiore in Europa” sostiene Zamberletti, per spiegare la necessità di strutture d’emergenza in servizio continuato, “L’area soggetta a terremoti è la più estesa, abbiamo i vulcani, abbiamo un rischio idrogeologico diffuso. E’ un paese che ha insomma bisogno di un’organizzazione stabile per affrontare le emergenze ambientali che sono e saranno continue. Non è un caso che anche l’Unione Europea abbia preso a modello la nostra Protezione Civile per arrivare a organizzarne una sua” (linkiesta.it).
Oggi la Protezione Civile si muove lungo quattro direttrici principali: previsione e prevenzione delle emergenze, soccorso e ripristino della normalità.
Dal 1988 Zamberletti è presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture (IGI) che, fondato nel 1986, si prefigge lo scopo di approfondire i temi degli appalti pubblici, anche in funzione degli impegni europei.
Ha inoltre ricoperto fino alla prima metà del 2013 l’incarico di Presidente del Consiglio d’Amministrazione della società Stretto di Messina, attribuitogli il 27 maggio 2002 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. È inoltre presidente dell’Istituto di studi e ricerche sulla Protezione Civile (ISPRO) e della Commissione nazionale grandi rischi (presidente emerito).
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