1980

MICROCHIP e dintorni

Al volante di un’automobile con uno dei primi telefoni cellulari (fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)
Al volante di un’automobile con uno dei primi telefoni cellulari (fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)

Negli anni ‘80 i microchip, o circuiti integrati, cambiarono l’approccio alla tecnologia elettronica. Al loro interno si miniaturizzarono i vecchi circuiti a transistor, rendendo di fatto l’elettronica portatile e a basso costo. Oltre ai microchip, anche l’uso della tecnologia digitale fece sì che venisse lasciata quella analogica solo ove non rimpiazzabile. Questa rivoluzione coinvolse tutti i campi, dalle televisioni agli elettrodomestici, dalle macchine medicali ai computer.

Due principali innovazioni resero possibile l’ascolto della musica in tutti i luoghi e i momenti della giornata, dal treno al jogging, dalle sale d’aspetto alle palestre e alle spiagge: il walkman e il compact disc.

Il fenomeno walkman esplose definitivamente in Italia grazie a un film francese del 1980, dove durante una festa con musica disco un ragazzo faceva indossare le cuffiette del walkman alla ragazza che amava, per farle sentire un lento melodico, la famosa Reality di Richard Sanderson. Il film era “Il tempo delle mele” e la ragazza era Sophie Marceau, alla sua prima interpretazione.

La ricerca del suono portatile e non degradabile nel tempo portò all’invenzione del compact disc, un piccolo disco del diametro di 12 cm di policarbonato con sopra un sottile strato metallico sul quale venivano immagazzinati i dati. La lettura dei dati avveniva tramite un diodo laser che rilevava le informazioni e attraverso dei decoder le trasformava nella musica che ascoltiamo.

I primi cd potevano contenere fino a 74 minuti di musica a 16 bit e 44 kHz; la compressione del suono era maggiore rispetto al vinile, le dimensioni del supporto e la resistenza all’usura lo resero il supporto musicale per antonomasia fino all’inizio del nuovo millennio, quando è stato rimpiazzato dalla cosiddetta “musica liquida”.

Nel decennio i computer presero vita e a partire dai primi Olivetti, Macintosh e Commodore vi fu una grande evoluzione sia hardware che software, con i prezzi sempre in discesa. Questo ha portato il PC/Mac a diventare un oggetto comune nelle case degli italiani, assolvendo funzioni ludiche, scolastiche e lavorative.

Nella seconda metà del decennio, arrivò un’altra innovazione tecnologica, in futuro destinata a sconvolgere la vita mondiale: il telefono cellulare. Per una vera e propria diffusione si dovrà aspettare la metà degli anni ‘90, in quanto le batterie erano enormi (delle vere e proprie tracolle) e il prezzo non li rendeva di facile espansione.