Negli anni ‘70 il mondo dei giocattoli attraversò un’evoluzione, iniziando a sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi materiali e rivoluzionando il modo di giocare dei bambini. Si passò dal meccano e dalle bambole di pezza alle prime consolle e al Dolce Forno.

L’uso della plastica e dell’elettricità portò nuova vita ai prodotti. La scelta dei giochi di società si ampliò, con l’affiancarsi del Monopoli ai vari Allegro chirurgo, Risiko e Master Mind, che oltre al supporto delle pubblicità su Topolino trovarono impatto maggiore con gli spot televisivi.

Ogni trasmissione di successo aveva la sua estensione con il gioco da tavolo: Silvan con i trucchi di prestidigitazione, Rischiatutto con le domande di Mike Bongiorno, Portobello con il pappagallo di Enzo Tortora riunivano intorno ai tavoli i ragazzi e le loro famiglie. La prima edizione di Dungeon & Dragons, il gioco di ruolo che continuerà nei decenni successivi ad attrarre milioni di giocatori in tutto il mondo, fu messa in commercio nel 1974. 

Odeon, rubrica di spettacolo e curiosità dal mondo, nel 1977 mandò in onda un servizio sullo skateboard californiano, le cui vendite in Italia da allora salirono vertiginosamente. Non essendovi aree dedicate, gli skaters invasero strade e marciapiedi, non senza suscitare disapprovazione da parte dei pedoni e dei vigili urbani.

Le bambine e i bambini, grazie alle nuove tecnologie, potevano cucinare biscotti con il Dolce Forno o fare gelati con il Dolce Gelato. La Polistil, oltre alle piste per le macchinine, produsse anche Tondo, il proiettore giocattolo da 8mm che consentiva di vedere piccole bobine con cartoni animati e comiche di Charlot o Stanlio e Ollio.