1970

Il ponte sullo Stretto di Messina

Vista dello Stretto di Messina da Reggio Calabria (Archivio storico Anas)
Vista dello Stretto di Messina da Reggio Calabria (Archivio storico Anas)
Vista dello Stretto di Messina, località Pilone (Archivio storico Anas)
Vista dello Stretto di Messina, località Pilone (Archivio storico Anas)
Sergio Musmeci, Ponte sullo stretto di Messina, vista prospettica, 1969. Concorso internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente, Messina (Courtesy MAXXI, Roma, Collezione MAXXI Architettura)
Sergio Musmeci, Ponte sullo stretto di Messina, vista prospettica, 1969. Concorso internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente, Messina (Courtesy MAXXI, Roma, Collezione MAXXI Architettura)
Ponte sullo Stretto di Messina – render del progetto definitivo Eurolink (Società Stretto di Messina)
Ponte sullo Stretto di Messina – render del progetto definitivo Eurolink (Società Stretto di Messina)
Ponte sullo Stretto di Messina – render del progetto definitivo Eurolink, blocchi d’ancoraggio, Sicilia (Società Stretto di Messina)
Ponte sullo Stretto di Messina – render del progetto definitivo Eurolink, blocchi d’ancoraggio, Sicilia (Società Stretto di Messina)

La realizzazione di un collegamento tra la Sicilia e la penisola italica fu da sempre ritenuta utile ai fini commerciali e per il controllo del territorio. Moltissimi progetti e promotori si susseguirono nel corso dei secoli, da Carlo Magno nell’800 a.C. a Roberto il Guiscardo nell’anno 1000, da Ferdinando II di Borbone nel 1800 a Carlo Alberto Navone nel 1870, fino ad arrivare ai due conflitti mondiali, ma le oggettive difficoltà dovute alle condizioni ambientali dello stretto, legate alle caratteristiche dei suoi fondali marini ma, soprattutto, essendo una zona a elevata sismicità, non permisero mai che la costruzione diventasse effettiva.

La prima testimonianza di un interesse concreto dello Stato per la realizzazione di un’opera di attraversamento stabile fu la Legge 28 marzo 1968 n. 384: essa, infatti, conferiva ad Anas, Ferrovie dello Stato e al CNR la possibilità di acquisire ulteriori elementi di fattibilità per la realizzazione del collegamento viario e ferroviario e disponeva dei finanziamenti utili a tale studio.

Il progetto fu chiamato “Progetto 80” e cominciò a muovere i passi nel 1968, quando Anas bandì un Concorso internazionale di idee progettuali sul collegamento. Arrivarono più di 140 domande ma nessuno fu decretato vincitore unico. Ciò nonostante una serie di proposte furono definite avaguardistiche ed ebbero ottime valutazioni: furono infatti assegnati 12 premi, 6 primi premi ex aequo di 15 milioni di lire e 6 secondi premi ex aequo di 3 milioni di lire.

Il concorso portò alla luce la necessità di costituire una società concessionaria ad hoc, sul modello dell’IRI, che facesse da unico interlocutore. Nel 1971 venne quindi varata la Legge 17 dicembre 1971 n. 1158 che istitutiva una società a partecipazione pubblica per la progettazione, realizzazione e gestione di un collegamento stabile viario e ferroviario fra la Sicilia e la Calabria, la Società Stretto di Messina (fondata poi 1981).

Dopo alcuni decenni dedicati alla progettazione e a seguito di una gara di appalto internazionale, la Società nel 2005 ha affidato l’incarico ad Eurolink S.C.p.A., ma per questioni normative quest’ultima è stata poi messa in liquidazione e l’opera si è bloccata nuovamente.

Ad oggi, il ponte sullo stretto tra la Sicilia e il Continente ancora non ha visto la luce. Se si realizzasse quello dato in appalto nel 2005, esso sarebbe il più grande tra quelli sospesi, il cui primato mondiale è per ora detenuto dal ponte di Akashi Kaikyō in Giappone.