1962

Marcello Boldrini

Marcello Boldrini (a destra) con Enrico Mattei (fonte: eni.com)
Marcello Boldrini (a destra) con Enrico Mattei (fonte: eni.com)

A Milano, guardando fuori dalla finestra in una giornata particolarmente nebbiosa, Marcello Boldrini (Matelica, 1890 – Milano, 1969) “aveva battezzato Autostrada del Sole la futura arteria destinata a rapidamente condurre verso la luminosità perenne del golfo partenopeo”. Fu così che la nuova arteria ebbe un nome ancor prima di nascere, raccontava Eugenio Gra, partecipe al battesimo insieme ad Antonio Orlandi, capo azienda di Italstrade.

Il progetto dell’autostrada era scaturito dallo Sviluppo Iniziative Stradali Italiane (SISI), società partecipata da Agip, Fiat, Pirelli e Italcementi, di cui Boldrini fu presidente dal 1953 al 1959. 

Manager di caratura internazionale, prestigioso statistico, docente e politico, Marcello Boldrini nacque a Matelica nel 1890 e si laureò alla Bocconi di Milano nel 1912, specializzandosi poi in statistica a Padova. Dopo la guerra lavorò a Ginevra come esperto presso la Società delle Nazioni ma nel 1922, ottenuta la libera docenza, rientrò in Italia, dove tenne ininterrottamente corsi di statistica, biometria e demografia generale e comparata delle razze – senza però condividere la “disgustosa antropologia razzistica” – prima alla Cattolica e alla Bocconi di Milano e poi a Roma come professore emerito. Nel 1944, tornato a Matelica, si unì alla Resistenza con funzioni di collegamento e informazioni logistiche, partecipando alla liberazione della città. 

Pur avendo contribuito alla formazione della Democrazia Cristiana, Boldrini non aderì mai formalmente al partito, mantenendo comunque solidi legami con i suoi esponenti. L’amicizia con Enrico Mattei (Acqualagna, 1906 – Bascapè, 1962) fu particolarmente importante. A Boldrini si riconosce un ruolo decisivo nella maturazione culturale e ideologica del futuro presidente dell’ENI, al quale trasmise la sua visione della funzione pubblica, secondo cui politica ed economia, sottomesse alle leggi morali, dovevano lavorare per il superamento di privilegi e disuguaglianze. 

Il sodalizio professionale tra i due iniziò nel 1948, quando Boldrini era Presidente dell’Agip, per proseguire poi all’ENI, con Mattei presidente e guida imprenditoriale e Boldrini vicepresidente (1953-1962) e fucina di idee, in una perfetta complementarità di ruoli. A questa collaborazione si devono due novità che plasmeranno il paesaggio delle strade italiane: le nuove stazioni di servizio Agip su modello unificato (arco a tre cerniere come struttura portante), vincitrici di diversi riconoscimenti per il design, e i Motel Agip, alberghi per viaggiatori sul modello americano, impiantati soprattutto sulle strade statali del Mezzogiorno.

Dopo la tragica morte di Mattei nel 1962 Boldrini accettò, per spirito di servizio, di ricoprire la presidenza dell’ENI, che lasciò nel 1967. Due anni dopo morì a Milano.

NOTE

Baietti S., Restucci A., Il viaggio dell’Anas 1928-2010, Milano, Alinari – Il Sole 24 Ore, 2010;
treccani.it, Marcello Boldrini