1953

La nascita dell’ENI

Enrico Mattei in visita alla stazione di servizio Agip di Bari (fonte: enistoria.eni.com)
Enrico Mattei in visita alla stazione di servizio Agip di Bari (fonte: enistoria.eni.com)
Ponte ad arco sul Naviglio pavese, metanodotto Snam, Trezzano (fonte: enistoria.eni.com)
Ponte ad arco sul Naviglio pavese, metanodotto Snam, Trezzano (fonte: enistoria.eni.com)
Stazione di servizio Agip, progetto dell'architetto Mario Bacciocchi, Brindisi (fonte: enistoria.eni.com)
Stazione di servizio Agip, progetto dell'architetto Mario Bacciocchi, Brindisi (fonte: enistoria.eni.com)

Se nel caso dell’IRI lo Stato si limitò ad intervenire in emergenza per “salvare” le aziende private, nel caso di altri enti lo Stato svolse un ruolo “strategico”

È in questa seconda casistica che si inquadra la nascita negli anni ‘50 dell’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI).  Esso fu istituito con la Legge n. 136 del 10 febbraio 1953, a partire dalla pre-esistente AGIP, per volontà di Enrico Mattei (Acqualagna, 1906 – Bascapè, 1962) che ne fu presidente fino alla morte.


La Legge del 1953 prevedeva che l’Ente avesse il monopolio nella ricerca e produzione di idrocarburi nell’area della Pianura Padana; ad esso afferivano alcune società quali Agip, Anic, Snam e altre, configurandosi così come un unico gruppo petrolifero-energetico che potesse garantire lo sfruttamento delle risorse energetiche italiane e, nello stesso tempo, fosse in grado di provvedere al fabbisogno energetico nazionale (cosiddetti upstream e downstream).

ENI si lanciò nella competizione internazionale per il commercio del petrolio iraniano e mediorientale in generale, il tutto nella complessa situazione del dopoguerra che vedeva l’Italia subordinata ai grandi colossi anglo-americani (le cosiddette “Sette Sorelle”), le quali costituivano di fatto un oligopolio nel commercio petrolifero internazionale. 

Se questo aspetto caratterizzò l’opera di Mattei sul piano internazionale, determinante fu il suo ruolo nel contesto nazionale, nella rinascita infrastrutturale del Paese, nella costruzione delle reti di distribuzione di gas e carburanti, nella trasformazione delle tradizionali pompe di benzina in stazioni di servizio, con punti di ristoro e marketing, che contribuì a integrare l’attuale sistema stradale.