1948

Eugenio Gra

Foto di Eugenio Gra. Sullo sfondo, tratto del Grande Raccordo Anulare di Roma negli anni '50 (Archivio storico Anas)
Foto di Eugenio Gra. Sullo sfondo, tratto del Grande Raccordo Anulare di Roma negli anni '50 (Archivio storico Anas)

Primo Direttore Generale dell’ANAS dall’anno della ricostituzione dell’Azienda, Eugenio Gra trovò la maniera di perpetuare il suo cognome con la nuova arteria a forma d’anello intorno alla città di Roma, di cui fu il principale ideatore e sostenitore.

Gra”, oltre che Grande Raccordo Anulare, era quindi, in principio, la firma del suo ingegnere. Eugenio era fratello del più celebre ingegnere Giulio Gra, nato a Roma nel 1900 e inventore di buona parte del quartiere romano Parioli (palazzine e ville in via di Villa Sacchetti, via Mangili, via Aldrovandi), ma soprattutto creatore di uno “stile assiro-babilonese” pariolino, visibile per esempio nel palazzo Gra alle Belle Arti. 

Eugenio non fu da meno, diventando prima capo di gabinetto del ministro Giuseppe Romita (Tortona, 1887 – Roma, 1958), e, alla ricostituzione dell’Azienda Autonoma Statale della Strada che era stata disciolta con decreto luogotenenziale nel 1944, Direttore Generale della nuova ANAS dal 1946 al 1952.

Iniziò a pensare a un tracciato circolare chiuso e senza pedaggio intorno a Roma, una risposta al bisogno di creare occupazione in città nel dopoguerra. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e il nuovo CdA dell’ANAS approvarono lo schema progettuale predisposto dall’ingegner Eugenio Gra; nel 1948 presero avvio i cantieri della nuova arteria che vennero affidati all’Italstrade.

Con la legge del Ministro Romita (1955) che varò il Piano Autostradale Nazionale fu previsto che le quattro direttrici autostradali convergenti su Roma si attestassero sul Grande Raccordo Anulare. 

L’anello fu progressivamente aperto al traffico fino al completamento, nel 1970. Fu poi potenziato, diventando a tutti gli effetti “autostrada”, e in tempi più recenti ampliato a tre corsie. Il Grande Raccordo Anulare di Roma, indicato con la sigla A90, è oggi una moderna autostrada di circa 68 km, con 33 uscite numerate, fondamentale quindi anche per la mobilità verso le aree periferiche di Roma. 

Nella rete di relazioni di Eugenio Gra si rivelò fondamentale l’amicizia con grandi personalità come Marcello Boldrini (Matelica, 1890 – Milano, 1969) , grande statistico, umanista, mentore di Enrico Mattei (Acqualagna, 1906 – Bascapè, 1962), presidente dell’AGIP e inventore delle celebri stazioni di servizio dell’AGIP ispirate alle Case Cantoniere.

Dopo il 1952 Eugenio Gra restò Consigliere di Amministrazione dell’ANAS e prese parte alle fasi iniziali di avvio dei lavori dell’Autostrada del Sole, da lui definita la “grande arteria longitudinale a carattere unitario”. All’ingegner Gra è stata ufficialmente dedicata una strada di Roma nel Suburbio Gianicolense.

NOTE

stradeanas.it (le strade/la rete Anas/i grandi itinerari Anas);
rivistastudio.com, Omaggio al GRA