1947

Dino Lora Totino Di Cervinia

Immagini storiche della funivia del Monte Bianco (foto, fonte: montebianco.com)
Immagini storiche della funivia del Monte Bianco (foto, fonte: montebianco.com)
Il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat e il presidente della Repubblica Francese Charles De Gaulle all'inaugurazione del Traforo del Monte Bianco (16 luglio 1965)
Il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat e il presidente della Repubblica Francese Charles De Gaulle all'inaugurazione del Traforo del Monte Bianco (16 luglio 1965)

“Verrà il giorno in cui si scaverà sotto il Monte Bianco una via carreggiabile e le due Valli, la Valle di Chamonix e la Valle di Aosta, saranno unite”. Questo disse il ginevrino Horace Bénédict de Saussure, fondatore dell’alpinismo, nel 1787, ammirando dalla vetta del Monte Bianco i paesaggi che si estendevano sui versanti italiano e francese. Altri si batterono per quest’idea, alternandosi con anni di silenzio in cui l’epoca dei trafori sembrava finita.

Fu un ingegnere piemontese, Dino Lora Totino (Pray, 1900 – Torino, 1980), a capire l’importanza di superare versanti e confini europei. Nato da una famiglia di industriali tessili biellesi, questi immaginò per tutta la vita buchi nelle montagne e arditi passaggi tra gli strapiombi d’Europa. 

Nel 1932 realizzò la sua prima funivia tra il Breuil e il Plateau Rosa, che gli valse il titolo di “Conte di Cervinia”  e, otto anni dopo, la funivia tra La Palud e il Rifugio Torino, sul versante italiano del Monte Bianco. Caparbio e deciso a dare avvio all’opera di traforo sotto il Monte Bianco, acquistò appezzamenti di terreno a Courmayeur e a Chamonix e, organizzata una squadra di ingegneri, tecnici e operai, complici e amici, iniziò in proprio lo scavo dal versante italiano, a Entrèves. 

L’idea era quella di realizzare i trafori valendosi di risorse non statali e di sottoporre poi a pedaggio i passaggi in tunnel. Il fronte di scavo proseguì per ben 150 metri, finché l’autorità non ordinò di sospendere l’attività che nessuna pubblica amministrazione aveva mai autorizzato. 

Ma l’iniziativa riportò in auge il problema e pose i politici italiani e francesi di fronte alla necessità di prendere una decisione. L’approvazione del progetto del Traforo del Monte Bianco arriverà dall’esecutivo francese soltanto nel 1956 (quattro anni dopo la convenzione approvata dal Parlamento italiano a ratifica dell’esistenza di due società concessionarie, una francese e una italiana, a guidarne la gestione), e dall’Assemblea Nazionale francese l’anno successivo. Grandi rivali della direttrice Courmayeur-Chamonix furono il Gran San Bernardo e il Frejus.

Il Traforo del Monte Bianco sarà inaugurato il 16 luglio 1965 dai due Presidenti della Repubblica Charles De Gaulle e Giuseppe Saragat. Era il secondo tunnel a pedaggio aperto al traffico (dopo quello del Gran San Bernardo), attraverso la barriera delle Alpi, ed era il tunnel stradale più lungo del mondo.

NOTE

repubblica.it, Una targa per il Conte di Cervinia, 30 settembre 2007