1946

Moto Guzzi

Galleria del vento della Moto Guzzi (fonte: motoguzzi.com)
Galleria del vento della Moto Guzzi (fonte: motoguzzi.com)
Moto Guzzi Airone del 1942 (fonte: motorivista.com)
Moto Guzzi Airone del 1942 (fonte: motorivista.com)
 Moto Guzzi GT 500 Norge del 1928
Moto Guzzi GT 500 Norge del 1928
Museo della Moto Guzzi (fonte: motoguzzi.com)
Museo della Moto Guzzi (fonte: motoguzzi.com)

La storia della Moto Guzzi iniziò il 15 marzo del 1921, quando tre aviatori, reduci dalla prima guerra Mondiale, costituirono la Società Anonima Moto Guzzi avente per oggetto “la fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attività attinente o collegata all’industria metalmeccanica”.

La prima motocicletta prodotta fu la Normale con 8 CV di potenza, che poteva raggiungere una velocità massima di 85 km/h e percorrere addirittura 100 km con 3,5 litri di carburante. Tra i numerosi modelli che seguirono si può ricordare la Guzzi G.T. del 1928, soprannominata Norge, in onore del dirigibile italiano, che l’anno precedente aveva sorvolato il Polo Nord. Il 1939, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, Moto Guzzi presentò l’Airone 250, una moto di notevole successo, che per oltre 15 anni fu la “media cilindrata” più diffusa in Italia. Con la guerra la produzione fu interamente rivolta al mercato militare fornendo diversi modelli al Regio Esercito, come l’Alce, il Trialce e l’Airone militare.

Al termine del conflitto mondiale la società divenne Moto Guzzi Spa e tornò alla produzione civile, investendo notevoli capitali soprattutto nell’innovazione; questi furono gli anni che videro la messa su strada della Motoleggera 65, detta Guzzino, che ebbe il merito di motorizzare l’Italia del dopoguerra, e del Falcone, moto di grande cilindrata, in quegli anni il non plus ultra della tecnica meccanica a due ruote.

A metà strada tra moto e scooter, nel 1954 nacque il Galletto, nel quale i suoi costruttori riuscirono a combinare i vantaggi di una moto a ruote alte con quelli di uno scooter, eliminando gli inconvenienti di entrambi: il mezzo forniva infatti protezione al guidatore, facilità di utilizzo e disponibilità di una ruota di scorta uniti alle prestazioni, al comfort e alla tenuta di strada caratteristici di una motocicletta.

L’investimento sull’innovazione rimase uno dei punti di forza della casa genovese, che nel 1950 fu la prima, tra i produttori di moto, a dotarsi di una galleria del vento in scala 1:1, tutt’oggi in funzione, a Mandello del Lario.

NOTE

motoguzzi.com (tradizione/storia);
insella.it (marca/Moto Guzzi);
motociclismo.it, Moto Guzzi: i modelli storici della produzione di serie, 19 marzo 2011