1940 - 1949
Il Corriere della Sera del 6 giugno 1946 annunciò la nascita della Repubblica (fonte: corriere.it)
Il Corriere della Sera del 6 giugno 1946 annunciò la nascita della Repubblica (fonte: corriere.it)

STORIA: La nascita dell’Italia repubblicana

Dopo le elezioni comunali di marzo e aprile 1946, le prime in cui votarono le donne, nel giugno dello stesso anno si tennero le prime elezioni politiche italiane del dopoguerra e un referendum per decidere la forma istituzionale del Paese, Monarchia o Repubblica.

Gli Italiani scelsero e il 18 giugno del 1946 venne definitivamente proclamata la Repubblica. La Democrazia Cristiana ottenne il 35,2% dei voti, i socialisti il 20,7% e il Partito Comunista il 19%. Alcide De Gasperi rimase Capo del governo. 

Il 22 dicembre 1947 l’Assemblea costituente varò la Costituzione repubblicana.

Con l’adesione al Patto Atlantico, nel 1949, l’Italia decretò definitivamente la sua scelta di campo in politica estera a favore degli Stati Uniti che già dal 1947, con il Piano Marshall, avevano gettato i presupposti per la ripresa economica italiana.

Campania, strada statale 7 “Via Appia”, lavori di costruzione di una galleria artificiale, 1946 (Archivio storico Anas)
Campania, strada statale 7 “Via Appia”, lavori di costruzione di una galleria artificiale, 1946 (Archivio storico Anas)
Marche, strada statale 3 “Via Flaminia”, costruzione muro di sostegno presso Cantiano, 1947 (Archivio storico Anas)
Marche, strada statale 3 “Via Flaminia”, costruzione muro di sostegno presso Cantiano, 1947 (Archivio storico Anas)

INFRASTRUTTURE: La ripresa italiana

Verso la fine degli anni ‘30 l’Italia cominciava ad affacciarsi al mercato infrastrutturale e alla motorizzazione tipica dei Paesi europei.

In precedenza, però, si erano verificati avvenimenti che avevano bruscamente bloccato il traffico automobilistico sia su strada che su autostrada: nel 1935, infatti, era stato limitato il commercio della benzina ed erano state introdotte tasse sui rimorchi (1934), sui carburanti (1935) e sul peso delle merci trasportate (1936). 

Nel 1944 l’AASS cessò di esistere (Decreto Luogotenenziale 29 settembre 1944 n. 377) e due anni dopo rinacque l’odierna ANAS (Decreto Legislativo Presidenziale 27 giugno 1946 n. 38).

 

“Le Strade – 120 anni” 7/2017: Correva l’anno 1941…

Marche, strada statale 78 “Picena”, ponte Marese sul fiume Fluvione, 1946 (Archivio storico Anas)
Marche, strada statale 78 “Picena”, ponte Marese sul fiume Fluvione, 1946 (Archivio storico Anas)
Trentino Altro Adige,  SS45 bis “Gardesana Occidentale”, ricostruzione del ponte sul Sarca, 1946 (Archivio storico Anas)
Trentino Altro Adige,  SS45 bis “Gardesana Occidentale”, ricostruzione del ponte sul Sarca, 1946 (Archivio storico Anas)
Trentino Altro Adige,  SS45 bis “Gardesana Occidentale”, del ponte sul Sarca ricostruito, 1946 (Archivio storico Anas)
Trentino Altro Adige,  SS45 bis “Gardesana Occidentale”, del ponte sul Sarca ricostruito, 1946 (Archivio storico Anas)
Umbria, strada statale 3 bis “Tiberina”, allargamento curva a Ponte S. Giovanni 1945 (Archivio storico Anas)
Umbria, strada statale 3 bis “Tiberina”, allargamento curva a Ponte S. Giovanni 1945 (Archivio storico Anas)
Rampa di raccordo dalla SS3 “Flaminia” al Grande Raccordo Anulare di Roma, anno di esecuzione: 1950-51 (Archivio storico Anas)
Rampa di raccordo dalla SS3 “Flaminia” al Grande Raccordo Anulare di Roma, anno di esecuzione: 1950-51 (Archivio storico Anas)

PERSONAGGI: Gli artefici del paesaggio e i nuovi collegamenti autostradali

La prima metà degli anni ‘40 è segnata dalla devastazione e dalle divisioni portate dalla seconda guerra mondiale.

A partire dal dopoguerra, però, ebbe inizio un periodo di rinascita, di ricostruzione e di superamento dei limiti imposti dalla dittatura fascista ma anche dai confini fisici tra le nazioni. Le idee di personaggi quali Camillo Benso di Cavour (Torino, 1810 – 1861), che pensava ad un traforo su strada ferrata, ebbero attuazione grazie al Conte Dino Lora Totino, che nel 1947 iniziò da solo a bucare il Monte Bianco.

Nella prima metà del secolo il giurista e presidente del Consiglio di Stato Santi Romano fu l’artefice delle due Leggi Bottai di Tutela dei Beni Culturali e del Paesaggio del 1939 e la Legge Urbanistica del 1942.

L’ANAS, ricostituita nel 1946, ebbe il suo primo direttore, Eugenio Gra, un nome che sarà ricordato per l’autostrada che oggi circonda la città di Roma. L’ingegnere aveva un’idea fissa, quella di “collegare le consolari di Roma con un anello stradale”.

Anas, compartimento di Napoli: motofurgoncini acquistati per la motorizzazione del servizio manutentorio, 1946 (Archivio storico Anas)
Anas, compartimento di Napoli: motofurgoncini acquistati per la motorizzazione del servizio manutentorio, 1946 (Archivio storico Anas)

VEICOLI: Libertà di spostamento

Nel periodo successivo alla fine della seconda guerra mondiale le automobili rappresentavano il settore industriale di punta non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa;

l’auto era uno status symbol e iniziarono a essere prodotte automobili sia “di massa”, accessibili a tutti, sia modelli di gran classe, riservati a una cerchia ristretta di facoltosi amanti delle belle auto.

L’industria automobilistica continuò la sua costante evoluzione dal secondo dopoguerra in poi e il prodotto commerciale proposto fu un bene che aprì la società verso ideali di libertà di spostamento mai visti nei decenni precedenti.

La fine del conflitto lasciò un cumulo di macerie della maggior parte degli impianti industriali; nonostante questo l’Italia delle automobili ritrovò la sua strada grazie all’intraprendenza di industriali, ingegneri, progettisti e meccanici che dovettero ricominciare le lavorazioni quasi da zero.

Treno in partenza nella stazione di Milano nel dopoguerra (Fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)
Treno in partenza nella stazione di Milano nel dopoguerra (Fonte: Ansa, La strada racconta, 2018)
Campagna pubblicitaria Jeep anni ‘40
Campagna pubblicitaria Jeep anni ‘40

SOCIETÀ: La strada verso la rinascita

Sono gli anni degli orrori della guerra, dell’olocausto e delle epurazioni razziali.

Sono anche gli anni della Liberazione e della scelta repubblicana, quelli in cui l’Italia, messa in ginocchio dalla guerra, imbocca la strada verso la rinascita economica, politica e sociale.

Sono gli anni gli anni del Neorealismo, ma anche della rivista e del varietà, della scoperta delle microonde e dell’invenzione del transistor elettronico. Dopo gli anni del jazz, si affermo il ritmo frenetico dello swing, mentre la jeep diventa il nuovo mito. 

A Parigi, nel dicembre del 1948, viene firmata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Sono gli anni in cui Guareschi crea Don Camillo, ma anche gli anni dei capolavori animati come Pinocchio, Fantasia, Dumbo e Bambi.