1929

La svolta totalitaria e la politica estera

Le crociere atlantiche di Italo Balbo si svolsero nel 1931 e nel 1933 (foto: ilgiornale.it)
Le crociere atlantiche di Italo Balbo si svolsero nel 1931 e nel 1933 (foto: ilgiornale.it)
Benito Mussolini e Adolf Hitler
Benito Mussolini e Adolf Hitler
Corriere della Sera, 22 maggio 1939: la firma del Patto italo-tedesco
Corriere della Sera, 22 maggio 1939: la firma del Patto italo-tedesco

In seguito al crollo di Wall Street nel 1929 la recessione economica colpì anche l’Italia. La produzione industriale si contrasse del 15-25% tra 1929 e 1932, i disoccupati arrivarono a 1 milione nel 1934. Le risposte di Mussolini furono l’autarchia economica e il deciso intervento dello Stato. La “battaglia del grano” incrementò la coltivazione di cereali fino a rendere l’Italia autosufficiente per il fabbisogno interno; a ciò furono funzionali anche le opere di bonifica. 

Negli anni ‘30 l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale, fondato nel 1933) e l’IMI (Istituto Mobiliare Italiano, fondato nel 1931) divennero i motori della vita produttiva del Paese, tramite il controllo del sistema bancario e dei finanziamenti pubblici.

All’inizio del decennio la dittatura si era ormai consolidata. Le organizzazioni di partito regolamentavano la vita della popolazione, ogni opposizione era stroncata, la stampa era asservita al partito. L’arte, sempre più funzionale alla propaganda ideologica, si fece monumentale nelle dimensioni, tesa a recuperare l’esemplarità degli antichi maestri italiani e dell’antica Roma, veicolando un ideale di educazione collettiva. 

Diverse furono le imprese aeronautiche. Dopo la prima trasvolata dell’Atlantico meridionale (1931), nel 1933 Italo Balbo organizzò la seconda e più famosa trasvolata dell’Atlantico settentrionale. A bordo di 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X dal 1 luglio al 12 agosto 1933, Balbo e i suoi uomini compirono la traversata fino a New York e ritorno. La fama del gerarca ferrarese superò quella di Mussolini.

Hitler fu nominato cancelliere della Germania nel gennaio 1933; l’anno successivo si proclamò Führer e cominciò immediatamente una politica di repressione delle opposizioni e di riarmo della nazione. 

In politica estera, Mussolini volle accreditarsi sempre più come forza antisocialista e anti-bolscevica, sostenendo i vari fascismi europei. Nel 1936 Hitler e Mussolini stipularono un’intesa nota come l’Asse Roma-Berlino, il primo patto di amicizia stretto tra i due Paesi. Conseguenze dell’accordo furono la partecipazione di Italia e Germania alla guerra civile spagnola, a sostegno delle forze franchiste. Mussolini restava tuttavia ancora incerto sull’opportunità di legarsi alla Germania in una vera e propria alleanza militare. 

Solo nel maggio del 1939, dopo la conferenza di Monaco e l’occupazione italiana dell’Albania, il duce firmò con Hitler il Patto d’Acciaio, per il quale Italia e Germania si appoggiavano vicendevolmente nel caso in cui una delle due si trovasse a entrare in un conflitto.